Il maestro Memo, responsabile della Biblioteca Scolastica del plesso della Scuola Primaria di Castelraimondo, non si limita ad esaminare e catalogare con cura ogni singolo volume o a ricevere gli alunni delle varie classi, offrendo loro spunti per la lettura, attività di ascolto e di scrittura creativa attraverso giochi di rime, ma egli stesso ha scritto per i bambini questa bellissima poesia sul vento. Grazie Maestro Memo!!!!
IL VENTO
Viene spesso da lontano,
è impetuoso e in movimento,
sbuffa forte e in un momento,
romba, spinge dal monte al piano.
Se l’ ascolti in piena notte
lui ti sveglia e fa paura,
dice uh! e la natura
si nasconde nelle grotte.
Certe volte è esagerato,
lui trascina, spinge e sbatte,
le persone sembran matte
e lui ride a perdifiato.
Quando, invece, lo decide
è un amico anche per mesi,
quindi asciuga i panni stesi,
“grazie tante” e lui sorride.
Quando è caldo da morire
e si suda fino a sera
la sua brezza va leggera
ed il fresco fa salire.
Ma d’inverno si scatena
così forte che stupisce:
soffia un vento che colpisce
sia la pancia che la schiena.
Se poi vuole esagerare
si trasforma in pazzerello,
rivoltandoti l’ ombrello
e così ti fa bagnare.
Sembra giunto ormai il momento
di finir l’indovinello:
Chi sa dire chi era quello?
Era il gelo o forse … il vento?
( Amedeo Angeli )