Il maestro Memo dedica una sua poesia a tutti i bambini.
Carnevale
Carnevale, fosse vero,
l’immaginerei così:
cappellaccio verde e nero
alto dietro e basso qui.
Mascherina col nasone
dal color piuttosto acceso,
tipo un rosso peperone
che fa un chilo se lo peso!
Svolazzante sia il mantello
di un blu notte senza stelle
e di un verde tenerello
il pantalon con le bretelle.
Marroncino lo stivale,
arancione un manganello
pronto, evviva il carnevale
a picchiare questo e quello.
Corse, scherzi, canti e balli
tra canzoni nuove o vecchie
pesteremo cento calli,
fischieranno mille orecchie.
Carnevale corre forte
ma per una volta l’anno:
gli si aprano le porte,
non è lui che può far danno.